venerdì 15 luglio 2011

Addio Svezia


Ciao a tutti..
Scusate la latitanza.. Ma sono successe davvero tante cose ed è arrivata una notizia che in principio mi ha sconvolto l'esistenza. Ennesimo trasloco ...a Malta!
I traslochi in se stessi sono un fattore di stress e noi , famiglia in transito, siamo esposti ad adattamenti  e sovraadattamenti che non sono facili, e neanche tanto affascinanti come possono sembrare dall'esterno. D'altronde è anche normale che,chi sente di una famiglia che si sta per trasferire in un altro paese per un periodo determinato o indeterminato con buone condizioni economiche, pensi in buonissima fede, che si tratta di una grandissima, eccitante e attraente avventura che non puo' comportare nessun elemento negativo. Ma cosi' non è stato.. non è e non lo sarà. Nervi saldi:)
Quando si dice addio a un luogo , si dice addio a una fase della vita.
Siamo arrivati in Svezia con determinate caratteristiche dal punto di vista evolutivo e  si parte per Malta in un'altra tappa dell'evoluzione, quindi direi che ogni fase della vita è chiaramente associata a un luogo diverso, a una geografia diversa e persino un odore diverso. E tutto questo si evidenzia in una quantità di dettagli che vengono messi in rilievo e si manifestano nel momento del trasloco. Tutti sappiamo che fare un trasloco significa fare una pulizia profonda che implica rivedere le nostre cose e  quindi cosa serve e cosa no , cosa spedire nella nuova casa e di cosa dolorosamente disfarsi e quindi buttare aimè. In qualche modo sentiamo che comincia una pulizia della nostra vita, lasciando cose di cui pensiamo non aver bisogno con l'Illusione di cominciare di nuovo. Gli oggetti conservano gran parte della nostra storia, ci ricordano luoghi, persone, momenti intimamente legati a cicli vitali alle sue crisi e varianti. Dovrò sbarazzarmi del mio pigiama e so tristemente che mi mancherà una testimonianza cara del mio passato; per questo da stamattina non riesco proprio a toglierlo:)
Comunque il fatto di chiudere con una fase della vita , in questa mia personale fase, non è per niente doloroso, e di questo mi compiaccio. Non mi pesa andare via, questo posto lo adoro perchè funziona tutto, esiste lo Stato sociale, e' il paese ideale dove crescere un figlio, ma non lo sento mio. Forse per la lingua che non ho potuto studiare e forse per il clima che sembra proprio non volermi fare felice (neve d'inverno, pioggia d'estate)!!! E' stata una bella esperienza anche se non mi ha dato tutto ciò che volevo. Ho conosciuto poche persone, ho visto molte cose nuove, interessanti, un cielo sempre meravigliosamente bello da guardare e mi portero' dietro i ricordi e le tantissime foto.
Ieri sera il cielo piangeva per me che vado via da qui..

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