venerdì 11 febbraio 2011

Ti amo a prescindere

Questa settimana per me è stata abbastanza pesante. Presa dalla solitudine, dalla tristezza e dal fatto che non esco di casa da 7 giorni (causa malattia di Giorgio), mi sono lanciata in una serie di  discussioni con Giacomo, che stamattina avrebbe dovuto prendere con i suoi colleghi, un aereo per Copenaghen per una mini vacanza di 2 giorni spesata dall'azienda. Ora, posso voler bene a prescindere, ma non amare in eterno a prescindere. E questa è una sostanziale differenza. Certo il cuore vive di vita propria, non posso sintonizzarlo sulle frequenze che voglio io, ma perseverare nell'amare chi mi fa soffrire lo trovo masochistico,  invalidante, inutile. Ho sofferto per amore come tutti, ma col tempo forse ho imparato a volermi più bene? Non lo so francamente, ma so che da mio marito voglio una sana presenza e rispetto. Tutto il resto è trattabile. Chiedo la luna? Se la luna ha un prezzo si..chiedo la luna. Stare insieme a qualcuno e sentirsi soli o incompresi lo trovo terribile. Preferisco la solitudine a un uomo che non mi vede e non mi ascolta. Ma per fortuna Giacomo mi ha ascoltata. Stamattina dopo essersi svegliato e uscito nel bel mezzo della bufera di neve, me lo sono ritrovata a casa. Scena assurda, poichè io che ancora dormivo con Giorgio e sicura che lui fosse partito, sentendo dei rumori alla porta credevo stessero per entrare i ladri. Vado per aprire la porta della stanza pensando a quale oggetto afferrare rapidamente per difenderci ed eccolo li che si toglie le scarpe piene di neve! Sono scoppiata a ridere, ma volevo piangere dalla felicità. Poi ho pensato che non era il caso data l'eccessiva quantità di acqua fuoriuscita dai miei occhi negli ultimi giorni... quindi decido di abbracciarmelo. Ovviamente dopo abbiamo continuato a discutere sulla sua scelta di non partire. La chiamo scelta e non rinuncia poichè penso che la parola "rinuncia" è proprio brutta; sa di qualcosa che ti devo ma che  mi pesa fare. E credo che quando si vive una vita di coppia si fanno delle scelte che comportano a volte quasi automaticamente il rinunciare ad altre. Voglio sperare che non si sia sentito in qualche modo "menomato" scegliendo di passare il tempo con me e Giorgio piuttosto che partire, altrimenti il risentimento è inevitabile e se prende quella via poco alla volta rode come un tarlo. Ma siccome oggi, grazie a lui sono positiva e felice, voglio pensare e credere che il nostro è amore. E l'amore si nutre solo di amore.
Buonanotte

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